IL CIRCUITO

XEROX E MAIL ART

La xerox nasce dalla precisa esigenza degli autori di autoeditarsi. Si tratta di testi (narrativa, poesia, ma non solo) fotocopiati e fascicolati. Il formato segue quello dei fogli usati per la macchina fotocopiatrice: A3,A4 ecc. Possono essere così composti dei veri e propri libri, del formato che più si addice all’opera in questione.

E’ l’autore stesso che si sottrae alle regole del mercato e fa circolare i propri testi, talvolta richiesti dietro un rimborso spese. Questa tecnica nasce proprio come via di fuga per quegli artisti che non riescono a trovare un canale editoriale ufficiale. Molte possono essere le motivazioni che spingono all’autoedizione, la principale è sicuramente quella di sottrarsi alle ferree regole mercantili, delle quali anche il mondo editoriale fa parte. L’introduzione del colore nelle macchine fotocopiatrici ha permesso un miglioramento nella riproduzione delle opere, ma non necessariamente esso è utilizzato dagli autori.

La xerox è fatta di copie, non di originali, ma ugualmente efficaci alla circolazione dell’arte. La mail art spesso utilizza la xerox art, anche se vuole andare oltre. La xerox diviene solo un altro strumento utilizzabile, una tecnica da usare, ma non l’unica.

Molto dipende dalle opzioni degli autori, dalla loro poetica, ma indubbiamente lo spirito che anima la xerox art è simile a quello dell’arte postale. Sono gli stessi autori a creare il circuito, la testa di ponte che unisce paesi e li fa comunicanti. La xerox è stata utilizzata da poeti, scrittori e artisti e anche questa tecnica si presta meglio alla parola o ad un tipo d’arte che le somiglia.

Ciò che più la distingue dalla mail art è il messaggio, oltre al vettore: la prima, rigorosamente, usa la posta, anche quella elettronica mentre la seconda anche essere distribuita e fatta circolare di mano in mano; la mail talvolta usa la xerox e mai viceversa.

La mail art ultimamente ha potuto avvalersi della tecnologia con la posta elettronica e le elaborazioni grafiche dei computer.

E’ stato un momento, una prova, una strategia da usare senza lasciarsi dominare. E la posta, come tramite, non è stata sostituita da Internet. La rete non l’ha dominata, è diventata solo una delle infinitesime possibilità di utilizzo.

Esiste infatti un ulteriore risvolto nella mail art che può aiutare a capire il perché della mancata cattura da parte di Internet: il fattore tempo.

Nel gioco postale il tempo è una variabile determinante, intesa come tempo della Persona. Il tempo dell’autore che crea e di chi fruisce del creato. Un tempo tutto personale, una pausa per aprire la busta, o il plico che sia, guardare dentro, pensare, capire, ricevere il messaggio. E ancora, rispondere, prendere un foglio e un’idea e regalarla a qualcuno. Una poesia, un racconto, un collage, una xerigrafia. E’ il tempo della memoria, quello dell’arte, della comunicazione, dell’uomo che ritrova se stesso e si specchia negli altri. Prendere una busta, un francobollo e spedire…

Ci vuole tempo per queste cose, il messaggio è autentico, ma non immediato. Con Internet si cade spesso nell’immediatezza, nella comodità, nella velocità dell’elaborazione. La mail art invece da sempre vive del tempo postale, scomodo, ritardatario, ma pieno del fascino delle carovane d’una volta che attraversavano strade polverose facendo il giro del mondo, almeno di quello conosciuto.

L’arte non può vivere che in un tempo del genere, non esiste arte veloce, a meno che non consideriamo la velocità in senso futurista. L’arte ha tempi lunghi, a volte morti e senza ispirazione, altre con zampilli vivaci e geniali. Ma il tempo rimane una costante, come lo spazio.

Lo spazio varcato e conosciuto, quello attraversato dal messaggio nel suo viaggio verso il destinatario.

Nella mail art è lo stesso circuito a farsi continuo viaggio di parole e arte, circolazione di idee senza sosta. Come se l’intero nostro mondo fosse impegnato in un passa parola costante. L’arte vive anche di attese, può utilizzare quegli strumenti ma farli rimanere tali e non sostituirli all’arte stessa.

Tempo, spazio e dinamicità; queste sono le vere caratteristiche che distinguono la mail art. All’interno del circuito, ogni tecnica è utilizzabile, basta che non abbia la pretesa di sostituirsi ad esso.



 

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