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Carlo Medina è nato ufficialmente nel racconto Milano da morire, pubblicato nel 1994 in uno degli speciali stagionali de Il Giallo Mondadori, cui ha fatto seguito l’anno successivo il romanzo breve Venditori di fumo. In realtà la prima avventura di Medina, il romanzo breve Più la cappa che la spada, è stata pubblicata alla fine del 1995, nell’antologia Inverno Giallo 1996. Medina è un ex pubblicitario milanese
che a poco più di trent’anni, di fronte alla recessione e alla crescente
competitività nel mondo del management, ha deciso di fondare l’Agenzia K-Consulenze
di mercato: una piccola organizzazione che di fatto si occupa dell’eliminazione della
concorrenza su commissione. I mezzi impiegati sono il ricatto, la distruzione
dell’immagine pubblica della vittima designata o, in molti casi, la sua eliminazione
fisica. Per ottimizzare le proprie prestazioni, Medina si serve sia delle sue conoscenze
nel campo del management, sia di alcune frequentazioni con la malavita organizzata.
Ha una segretaria di nome Barbara, ex
pornoattrice, e un collaboratore di fiducia che si fa chiamare Ray, abile nell’uso di
armi di ogni tipo, peferibilmente di grosso calibro. Malgrado l’incomunicabilità
culturale che separa il colto e raffinato Medina dall’incolto e muscoloso Ray, i due
possono diventare una squadra micidiale, in grado di tenere testa ai più abili
professionisti internazionali, cosa che devono fare piuttosto di frequente. Anche perché,
per quanto amorali, Medina e Ray trovano spesso sulla loro strada personaggi che sono
decisamente peggiori di loro. Dopo
le tre avventure pubblicate da Mondadori, Carlo Medina e i suoi collaboratori sono tornati
nel thriller Morte accidentale di una lady, in
cui l’agenzia deve fronteggiare i responsabili di un attentato abilmente camuffato da
incidente d’auto, avvenuto a Parigi a danno di una principessa e del suo fidanzato... |
