Ornella Barre

ho quasi quarant'anni, continuo a pensare, cerco di sopravvivere  e ogni giorno provo a fare l'insegnante l'insegnante.

INCONTRO

TRA CIO' CHE UN UOMO IMMAGINA E CIO' CHE UN UOMO REALIZZA VI E' UNO SPAZIO CHE SOLO IL SUO DESIDERIO PUO' ATTRAVERSARE.
KAHLIL GIBRAN

Sul bordo di una strada di un paese di un continente di questo pianeta. Una donna sta per partorire. Poco lontano un fiume. Ma è molta di più l'acqua che sta uscendo dal suo ventre e dai suoi occhi. Anche ai lati della bocca due strisce di saliva scorrono verso la terra. Sicchè l'acqua del fiume è ben poca cosa. La donna morirà. La bambina morirà.

Ma ora si aggrappano l'una all'altra per non cadere. Ancora. La proroga non servirà a nulla, eppure la inseguono. La pretendono, anche se non sanno più o non sanno ancora a chi chiederla.

Ad un tratto, fra il dolore e la fatica si apre lo spazio di un volo, un pensiero. E la donna riesce a stupirsi per quanto Dio (o chi per lui) riesca ad essere distratto.

E' il tramonto. Per tutta la notte resterà sul bordo della strada. Il corpo lavato col sangue. La bambina morta, al sicuro, nell'abbraccio delle sue gambe, da dove non è potuta risalire.

All'alba la donna è ancora viva. Ora può maledire la luce e il calore con cui dovrà morire e rimpiangere la fresca penombra che avrebbe potuto accoglierla durante la notte.

E già un uomo incalza. Avanza sulla strada. I sassi sotto gli scarponi. Gli occhi dietro alle palpebre. L'arma avvolta dal braccio destro e sostenuta dalla mano sinistra. Si accinge all'inutile compito, mentre il sesso, nell'ombra degli abiti induriti dalla guerra, si concede un sussulto.

Lo spazio tra di loro è stato colmato. La donna giace dentro al proprio sguardo, in attesa. Non lo vede. Forse ne ha sentito l'odore.

L'uomo la osserva, i piedi in attesa, l'orecchio vigile ai suoni dell'alba. Lo sguardo percorre la donna e il corpo della bambina, tra le sue gambe.

L'uomo sente il proprio respiro, che ha imparato a dimenticare. L'uomo vede il respiro (ciò che ne resta) della donna, che imparerà a dimenticare. Per qualche istante la osserva, presenza impensabile ed ora bersaglio inconcepibile.

Dovrà fermare il respiro della donna. Prima che il sole salga all'orizzonte. Prima che dal fiume si levi l'umore nebbioso che renderà la pianura inospitale anche ai rettili.

Il pensiero ha già percorso il suo corpo, seminandovi paura e curiosità, ma lo sguardo ancora non si è staccato dalla donna per posarsi sull'arma.