Enrico Bronzetti

è nato a Rimini l' 8 ottobre 1956 risiede a Montegridolfo (RN)
le colline e il mare è cio che vedo dal mio terrazzo quello che scrivo è cio che sento dentro non sono nessuno leggetemi e scrivetemi

(scritto dopo l'11 settembre 2001)
L'uomo che vuole rendersi utile per tutto l'essere umano ha una grande guerra da compiere che sarà composta come tutte le guerre da tante battaglie e si sa tutte le guerre hanno le loro vittime, è necessario essere coscienti anche di questo, la guerra porterà inevitabilmente una diminuzione di benessere materiale, richiederà sacrifici e rinunce. La prima battaglia di questa grande guerra dovra essere combattuta ognuno contro sè stesso; è necessario combattere il proprio egoismo fino in fondo, estirpandolo e su quel terreno vuoto sarà poi necessario rassodarlo per poterci piantare i semi dei grandi alberi dell'onestà, dell'umiltà, della sincerità questi alberi cresceranno, avranno foglie fiori e semi i quali faranno nascere altri alberi e quando ci sarà una foresta essa si unirà alla luce del sole, creerà ossigeno aria pura pulita, aria di onestà, aria di umiltà, e chi respirerà quest'aria non avrà più bisogno di combattere, la guerra sarà finita essa sarà stata vinta da noi essseri umani dotati di intelligenza, combattendo ognuno contro sè stesso.

 

(1997)

personaggi: - io - Tempo - Dio del movimento - Possessore di tutta la materia - Essere universalmente supremo chiamato Spazio

un granellino disobbediente

Ho incontrato uno l'altro giorno e mi dice: ciao io sono il Tempo, lo sai che sono io il padrone di tutti e di tutto, senza di mè niente esisterebbe e nessuno di voi mi potrà sfuggire, certo però, mi confidò, gli ultimi miliardi di secoli trascorsi mi hanno tirato un pò giù di forza, mi sento un pò debole specialmente poi gli ultimi trent'anni sono stati davvero tremendi; il mio diretto superiore Dio del movimento mi ha fatto correre un pò troppo, per questo per la prima volta sono andato da lui a chiedergli un periodo di riposo, gli ho fatto presente che non avevo mai preso un giorno di ferie e forse sarebbe stato proprio il caso che mi fermassi un pò; ma il Dio del movimento ha detto che il Tempo non aveva il diritto a nessun giorno di ferie essendo quello un incarico di vitale importanza per l'intero universo; mi disse però che avrebbe parlato del problema al suo superiore il Possessore di tutta la materia in quanto nel libro delle leggi naturali dell'universo non era previsto alcun periodo di riposo per il Tempo, non c'era alcuna citazione a riguardo. Il Tempo mi salutò e se ne tornò per la sua strada mogio mogio con le spalle un pò curve e si aveva proprio bisogno di un pò di riposo quel povero vecchio. Intanto il Dio del movimento riuscì ad ottenere un colloquio con il Possessore di materia e gli espose il problema, consultarono testi, sentirono gli esperti ma alla fine pur consapevoli della grande stanchezza del Tempo concordarono che il Tempo non aveva nessuna possibilità di prendersi qualche giorno di riposo, nemmeno un istante gli poteva essere concesso in quanto ciò avrebbe comportato l'immobilità del Movimento con conseguente sparizione totale di Materia e questo avrebbe fatto adirare non poco l'Essere universalmente supremo chiamato Spazio in quanto anche egli avrebbe avuto dei grossissimi problemi infatti come avrebbe potuto sopravvivere lo Spazio senza il Tempo anche se solo per un brevissimo istante, veramente inconcepibile, infatti per fermare il Tempo si sarebbe dovuto prima fermare il Dio del movimento e ciò avrebbe causato la sparizione di materia e quindi la scomparsa dello spazio e più niente e nessuno avrebbe potuto rimettere in moto il tempo, cercarono di capire allora quale era la causa della stanchezza del tempo e scoprirono in un buco buio e profondo dell'universo un granellino talmente piccolo da essere sfuggito alla vista e al controllo delle leggi universali milioni di piccoli esseri avevano preso possesso di questo granello e sembravano non intenzionati a lasciarlo anzi volevano addirittura espandere i loro possedimenti anche fuori di esso. La presenza di questi esseri variava la velocità naturale del tempo a tal punto da indebolire la forza del tempo stesso. Scoperta la causa si passò alla ricerca della risoluzione del problema, una soluzione rapida era quella di dare una spintarellina ad una pallina di fuoco che si trovava nei pressi del granello e sarebbe cosi in pochi secondi diventato cenere ma ciò non era in attinenza con le leggi universali poichè ogni briciola di materia piccola che fosse doveva muoversi secondo un disegno ben preciso che non poteva essere variato da nessuno, fu deciso allora di lasciare proprio tutto come stava, sarebbe stato infatti proprio il tempo stesso a vendicare i torti da lui subiti.