Ali viaggianti

sono nata a Roma il 3 gennaio del 1976 più precisamente nella periferia della Via Lattea posto panoramico immerso nell’infinita eternità dell’universo, agisco per amore e quindi scrivo per amore il resto è merda per concimare.

UN SOGNO CONCRETO

Un sogno intero un sogno a due un sogno per tutti. Parlo io anzi scrivo io, rifletto io, rifletto il tutto, la totalità. Perdersi nella stanza di un universo qualsiasi, ti regalo tutto ciò perché te lo meriti, regalo tutto ciò perché me lo merito, c’era scritto sul libretto delle istruzioni della felicità cosmica che la madre terra, inascoltata per troppo tempo, ci ridona con amore per sempre.

Ti scrivo ti scrivo ti scrivo,

Ora ti confido questi miei pensieri che avrei censurato volentieri se non avessi la certezza che hai una buna dose di umorismo in quanto li ho pensati e sentiti e scritti così di getto e mi ci sono divertita io stessa, prego puoi leggere se vuoi :

mi mancano i discorsi che ho intrapreso con te ( oggi –ieri- al telefono speravo che non mi rispondessi tu perché non sapevo come comunicarti l’amore che ho per te, per il tuo progetto , per le persone che ti sono vicine in tutto ciò e la gratitudine immensa per avermi ospitata perché io mi sento a mio agio solo con chi osa con il proprio immenso amore, amore capace a volte di meno a volte di più di infrangere le barriere dei sentimenti individuali ).

Sento che forse trasmetterò anche tanta sofferenza in queste parole oltre che la gioia, e per questo mi infrango nelle possibilità infinite delle onde della magica insostituibile verità del nulla cosmico . Che paroloni che concettoni infagottati di egotismo, perdonami, sto ritrovando parole di un tempo che credevo non potessero più esistere non so se le avrei volute dire a te, ma-le-dico senza maledirle. ……

Mangiare sole: calore e luce e bere acqua che si precipita a dirci che dobbiamo rallentare il nostro cammino di auto-repressione…….siamo caldi immensi e dolci per sempre sotto le macerie del fuoco impazzito d’Australia quando il sole brucia senza la clausola di intracomunicazione di salvataggio per potersi riprendere solo ciò che è nelle sue capacità ……..

………… Così ti sto scrivendo presa dalla voglia di parlare con te senza limiti ,se non forse quelli del “grande fratello” che ci spia ormai ovunque (ma non sarà la voglia, di questi superuomini, di “spiare”un mondo diverso da quello che si sono costruiti, fatto tutto di guerre e distruzioni, che muoiono dalla voglia di vedere come si può vivere in un mondo diverso???!!!)

Volevo comunicarti che sto per andare in Sicilia nella comunità di Oele degli Elohim ,il sito web è www.oasioele.org , e volevo avere se ti va uno scambio su quel tipo di comunità. E sulle attività di meditazione che a me vanno molto a genio perché mi riconnettono con tutto l’universo e l’energia chimicamente intesa che ci viene soffocata con ogni mezzo anche da chi vorrebbe una società basata sulla libertà( di sfruttamento, di scambio insanguinato di merci e di denaro).

Ad un certo punto della mia giornata -in questi giorni- ho creduto di essermi innamorata (sensazione del corpo e della mente che si uniscono e non hanno da contrapporsi nulla tranne la voglia di stare con l’altra persona e se questa non c’è o non risponde al richiamo l’altro sta molto male ed è preso da una sensazione di libertà senza limiti potendo mandare all’aria tutto ciò che è dato per scontato o finora per certo oppure si trae la semplice conclusione che io mi innamoro sempre di persone che non mi amano chissà forse perché non mi piacciono le sensazioni dirette ma solo quelle complesse che e contorte simili alla società che ci allontana dalle cose più naturali e vere ma che richiedono solo un po’ più di coraggio, di gioia di vita, amore verso se stessi, fiducia nel linguaggio del corpo, dalla testa ai piedi ) di te così mi sono esplorata e non volendo soffrire più di tanto ho cominciato a scrivere quello che sentivo anche se devo dire che appena vedo o conosco altre persone che hanno alcune affinità con me mi perdo in quella sensazione di armonia e vitalità

e quindi credo sia normale che ti scriva tutto ciò dopo il bel corso che ho fatto dove c’erano delle persone meravigliose che mi hanno riempito il cuore e la mente anche se avevo paura che finisse, il corso, perché non ero certa che mi sarei dimenticata di te, di Sibilla , dell’amore per tutto e tutti e tutte che da te ho sperimentato come meta della mia crescita personale.

O forse non devo dimenticare nulla ma solo metabolizzare e organizzare meglio la breve esperienza che ho avuto con te e con gli altr*. Scriverti mi ha tranquillizzata perché so che mi rispetti per come sono io in questo momento e forse hai compreso anche cosa significhi l’averti conosciuto senza nulla togliere a tutti e tutte gli altr* la simpatia e forse già l’amore che ho sentito per loro e che da loro ho ricevuto, solo perché mi sono fatta piccolina, piccolina, per poter sentire l’armonia di un posto con delle piccole –grandi persone, come voi.

Allora credo che dopo essere tornata dalla Sicilia potrò decidere più serenamente e con il cuore sicuro cosa fare anche perché se qui a Roma c’è molta vitalità, essa è continuamente schiacciata dallo smog, dal traffico, dal potere burocratico ,dal poco verde dai pochi animali e uccelli che cantino mi sembra solo vicino casa mia in periferia; basta con i lamenti che mi viene quasi da farmi un bel pianto liberatorio .

Mi manca un posto da costruire come credo posso fare perché ne ho le facoltà forse lo facciamo tutti i giorni comunque io mi sto attrezzando per poter vivere come era mio diritto vivere da quando sono nata. Un vero vuoto cosmico ho sperimento a volte e mi è sembrato di essere l’indiano del film con jack nicolson “qualcuno volò sul nido del cuculo” quando rompe le sbarre e esce sprigionando finalmente l’energia ritrovata grazie ad un bianco ribelle e ritrovando la mia sua vera natura .

Mi piacerebbe fare teatro di strada con tutti i mezzi realisticamente costruttivi Mi piacerebbe fare un orto sinergico come a Solaria in cui le piante si scambiano energia a vicenda grazie anche all’intervento sinergico appunto dell’essere umano Mi piacerebbe fare ceramica in modo naturale con colori naturali Mi piacerebbe rompere il muro di silenzio delle schiavitù con la mia testa rotta dalla schiavitù prenatale dove l’ossigeno era una preghiera recitata in cima ad una montagna o sulla riva di un mare sempre incerto per mancanza di lacrime in suo onore Mi piacerebbe suonare dalla mattina alla sera insieme alla natura e perdermi in quella grande tisana cosmica di cui parlava la “pazza” di Rossella Mi piacerebbe salire su per nuovi sentieri e sentire di essere arrivata prima di correre dall’altra parte della montagna Mi piace il mio naso un po’ storto che è stata una mia avventura per cercare di rompere il silenzio delle apparenze che opprimono Mi piacerebbe amare incondizionatamente e senza convenzione Mi piacerebbe massaggiare gli altr* (e quindi me stessa ) in eterno Mi piacerebbe ballare senza affaticarmi Mi piacerebbe essere nata a roma in un tempo senza tempo Mi piacerebbe non fare tutto ciò e unirmi al tutto prima che arrivi di nuovo l’inverno e salutare l’energia sorella avvolta e pronta per un nuova avventura Mi piace parlare con il vento e tutti gli esseri di questo universo e vivere in simbiosi con loro Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi e agire poi d’istinto

Meditazione: nuovo modo per riappropriarsi della nostra natura imprigionata chiudere gli occhi vedere le nostre paure viaggiare con loro prendersi cura di loro vivere i desideri sconfitti dalla parola soffocante dell’autorità costituita e decosrtruita da se stessa quando si autosoffoca nelle nebbie dell’inquinamento totale guerra totale impersonale . Meditazione :urlare in piazza verso la liberazione di spazi di coscienza realistici .

Mi sento un essere ferito e sbigottito con una forte energia da utilizzare come guarigione e comunicazione liberatoria, ma ciò lo posso realizzare solo insieme ad altre persone che hanno una affinità di intenti e di pensieri e una forte coscienza di potersi connettere se lo vogliono con l’energia dell’universo inteso come ecosistema naturale da vivere e svolgere insieme ,perché l’infinito ci appartiene così come l’eterno, senza nulla togliere all’immanente finito e staccato dal resto come un pianeta che viaggia nell’universo cercando di non scivolare sulle sue stesse profezie catastrofiche.

Pantera vegetariana alias miriam ali viaggianti

Arispondeme te prego con la stessa sincerità e brevità……………..!!!!!

Un sogno intero un sogno reale come la fresca brezza d’estate, lascialo arrivare a toccare il tuo cuore lasciati parlare dal vento che ha bisogno di riposo come te, lascia al tuo bisogno di essere unit* al tutto, alla totalità di essere soddisfatto concretamente sia con la mente che con il corpo per sempre. ME BASTA LU SULE ( Sud Sound System )

 

"Libertà a parte"

Mutamenti storici
LA STORIA E’ TANTE STORIE, TANTE QUANTE SONO LE COSE , GLI ANIMALI, LE
PERSONE CHE LE HANNO VISSUTE.
I RACCONTI DI VALENTINA LA PARTIGIANA:

“ NEL SETTEMBRE DEL 1939 CI TROVAVAMO A PISA.
MIO MARITO, TENENTE DELL’ESERCITO, VIENE MANDATO IN SARDEGNA.
IO CON MIO FIGLIO OVVIAMENTE PARTIAMO, CON TUTTI I BAGAGLI, CON LUI……
……..IN SARDEGNA IL MARITO SI AMMALO’ DI MALARIA COSICCHE’ FU TRASFERITO
ALL’OSPEDALE DI LIVORNO PER CURARSI. DI NUOVO SI TRASFERIRONO LASCIANDO UNA
SARDEGNA PIENA DI MALARIA…….
………………. “E QUESTA E’ LA GUERRA DI MUSSOLINI, DEL REGIME DEI MANGANELLI E
DELL’OLIO DI RICINO, UN REGIME CHE SI BASA SULLA VIOLENZA NON PUO’ DURARE ” .

COSI’ PENSAVA ALLORA VALENTINA IN QUEGLI ANNI DI PAROSSISMO….

UNA COSA E’ CERTA AL FIGLIO LA MAGLIETTA NERA NON GLIELA FA INDOSSARE,
PERCHE’ DICE “ CHE FINCHE’ NON HA VENT’ANNI E NON LO DECIDE LUI , NON SE NE
PARLA NEMMENO, NON VOGLIO ESSERE SCHIAVA DI NESSUNO , IO.”
COSI’ RISPONDE AD UNA AMICA CHE LE AVEVA CHIESTO DI CONFEZIONARNE UNA ANCHE
PER SUO FIGLIO.
AL CHE UNA SUA PARENTE, CHE LA PENSA COME LEI , LE SI AVVICINA E LA
ABBRACCIA FORTE ANCORA MERAVIGLIATA DELLA SUA CORAGGIOSA E INASPETTATA PRESA
DI POSIZIONE.

DI TEMPO SE NE USA PARECCHIO PER QUESTO TIPO DI RACCONTI IN TOSCANA, DICONO
QUI, E QUINDI MI SEMBRA DI ASCOLTARE UNA VERA E PROPRIA SINTESI FILMICA DEI
SUOI RACCONTI, CHE HANNO IL SAPORE DI RICORDI ORMAI CONSOLIDATI, CHE
SNODANDOSI IN CONVERSAZIONI FREQUENTI ILLUMINANO ANCHE IVALORI E LE IDEE CHE
HANNO FATTO SCATURIRE DETERMINATE SCELTE E POI GIORNO DOPO GIORNO LE HANNO
RINFORZATE O CAMBIATE:
QUANDO
SI PARLA
DI GUERRA
E DI FASCISMO
CI SI SENTE COME

COSTRETTI A VIVERE
CON UNA
PIETRA SULLA TESTA……
LA GUERRA SI VIVE CON IL FIATO SOSPESO, LA PROPRIA VITA E QUELLA DELLO
STESSO AMBIENTE CIRCOSTANTE …………. PUO’ ESSERE BRUTALMENTE DISTRUTTA …..
ANNIENTATA ………………….
ANNICHILITA ………….. RASA AL SUOLO…E…..DIMENTICATA… DA UN GIORNO ALL’ALTRO…….
LA GUERRA AFFIORA DAI SUOI RICORDI PROPRIO COME L’AVVENIMENTO STORICO PIU’
INSENSATO, INFATTI PERDENDO ESPRESSIONE E TONALITA’ DICE CHE “CI SI
ARRUOLAVA (ASSIMILANDOSI AGLI UOMINI OPPURE PENSANDO AL LAVORO NELLE
FABBRICHE DI ARMI DA TALUNI CONSIDERATO COME IL PRIMO PASSO VERSO
L’EMANCIPAZIONE DELLE DONNE , IN REALTA’ OPPRESSE DOPPIAMENTE ), SI PARTIVA
( E QUESTO ERA VERO ANCHE PER LE DONNE )…” …..
……..PER UNA DONNA, LA MOGLIE DI UN TENENTE, COSA POTEVA ESSERE LA GUERRA ,
FORSE LA COSA CHE LA CONSOLAVA DI PIU’ ERA DI NON AVER IMPUGNATO LE ARMI “IN
QUELLA GUERRA” .

……… . . .....
MA L’ARMI LE IMPUGNARONO , LE NASCOSERO, LE
DESIDERARONO,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,, A CIO’ VALENTINA
AGGIUNGE CHE LORO ERANO “COSI’ POCHI , SIA IN MONTAGNA, CHE NASCOSTI NELLE
CITTA’ “ E LO DICE CON ESTREMA SERIETA’ E UN PO’ DI SUPERIORITA’ TIPICA DI
CHI PROVIENE DA UNA CLASSE AGIATA E QUINDI COMPRENDE LA DIFFICOLTA’ DI FARE
DETERMINATE SCELTE , SIA PER I PIU’ POVERI CHE PER LE PERSONE PIU’ AGIATE.

INFATTI PER I PARTIGIANI E LE PARTIGIANE IL RISCHIO DI ESSERE UCCISI ERA
QUOTIDIANO SOPRATTUTTO DOPO L’OTTO SETTEMBRE DEL ’43, con l’occupazione
nazista del centro-nord dell’ITALIA .

……………..COSA BEN DIVERSA E’ PARLARE DI GUERRA DI LIBERAZIONE E POI DI
COMITATI DI LIBERAZIONE E POI ANCORA DI LOTTA DI CLASSE PER L’ELIMINAZIONE
DELLE CLASSI………………………………..

ALLA STRAGE DI S. ANNA DI STAZZEMA LEI ERA A NASCONDERSI CON ALTRI DUE
PARTIGIANI SOPRA UNA FUNIVIA, SI UNA VECCHIA FUNIVIA AD USO INDUSTRIALE UNA
FUNIVIA CHE A ME SEMBRA COME SE FOSSE UN LUOGO PRIVILEGIATO PER VEDERE
NELLA MIA NUOVA MEMORIA QUELLE PERSONE CHE DOPO 50 ANNI SONO VIVE E SEMPBRA
ABBIANO LA STRAORDINARIA FUNZIONE DI PONTI STORICI.
HA VISTO SCENDERE DALLA MONTAGNA LE ULTIME TRE PERSONE DEL PAESE PORTATE VIA
A FORZA DAI NAZISTI, CHE STERMINARONO IL PAESE INTERO COME A MARZABOTTO E IN
ALTRI RAPPRESAGLIE VIGLIACCHE, MENTRE LEI ERA SULLA FUNIVIA E ORA E’ QUI CHE
ME NE PARLA IN UNA SERA D’ESTATE FUORI AL BALCONE DOPO AVER CENATO, E’ UN
MODO PER CONTINUARE A LOTTARE DA PARTIGIANA ANCHE IN TEMPO DI “DEMOCRAZIA” E
IO HO LA SENSAZIONE DI ESSERE DIVENTATA UN SUO PROLUNGAMENTO E DI PORTARE
DENTRO QUALCOSA CHE VERAMENTE VALGA LA PENA DI ESSERE RI-RACCONTATO.

E SICURAMENTE MI SENTO PIU’ RICCA E SODDISFATTA DI VIVERE DOPO CHE ANCH’IO
SONO PORTATRICE DI UNA STORIA CHE NON VA ASSOLUTAMENTE DIMENTICATA ; PER
FARE UN ESEMPIO DI QUELLO CHE HO CAPITO IN QUEL MOMENTO , E’ COME UN
PROCEDIMENTO MATEMATICO PER RISOLVERE UN PROBLEMA MATEMATICO CHE HA A CHE
FARE POCO CON LA REALTA’, QUESTO PROCEDIMENTO, CHE INVECE HA A CHE FARE
MOLTO CON LA REALTA’ SERVE A CAPIRE NELLA SOSTANZA QUELLO CHE DIETRO LE
PAGINE DI STORIA NON POTRA’ MAI ESSERCI, O MEGLIO DOVREMO FARE IN MODO CHE
D’ORA IN AVANTI CI SIA, OVVERO I CUORI DELLE PERSONE CHE BATTONO E I LORO
CORPI STORICI CHE SENZA TROPPE PAROLE ACCADEMICHE ANIMANO DI COLPO I GIORNI
,LE SETTIMANE , I MESI E GLI ANNI IN CUI UNA PERSONA NON E ’VISSUTA , MA CHE
GRAZIE AD UN RACCONTO DIRETTO CON IL/LA PROTAGONISTA DIVENTA STORIA AGITA ,
CHE E’AGITA CHE AGISCE E CHE DOPO QUESTO CONTINUERA’ AD AGIRE DOVUNQUE VI
SIA UNA PERSONA CHE NON SIA MALATA DELLE IDEE INVECE CHE VIVERE LA REALTA’
CIRCOSTANTE CON IL SOLO SCOPO DI CREARE VITA ATTORNO A SE’…………..

QUANDO RIUSCIRONO A TORNARE A CASA LEI SI TOLSE GLI SCARPONI DAI PIEDI E
VIDE CHE LE UNGHIE LE SI ERANO STACCATE DAI PIEDI, PESAVA POCHISSIMO E LA
SUA SOLA PREOCCUPAZIONE ERA ANCORA QUELLA DI SFAMARE I BAMBINI ; QUINDI
RIDOTTA PELLE E OSSA MA LA DIGNITA’ ERA ANCORA TUTTA CON LEI. TUTTO QUESTO
E’ BEN RAFFORZATO DALLA SUA VOLONTA’ DI RACCONTARE UNA DOPO L’ALTRA LE
VICENDE CHE LA SUA MEMORIA LE REGALA PROPRIO PER QUELL’OCCASIONE.
IN REALTA’ LEI NON RACCONTA E BASTA CIO’ CHE RICORDA, MA RECITA SE STESSA
CHE RACCONTA , SI , PERCHE’ SOLO RAPPRESENTANDO SE STESSI , COME A TEATRO,
SI PUO’ AGIRE LA VITA E NON VENIRNE AGITI. E PROPRIO QUESTO E’ LA CONFERMA
DELLA SUA LIBERTA’ D’INTENTI IN QUEL MOMENTO, SIA DURANTE LA RESISTENZA CHE
DURANTE I SUOI RACCONTI PIENI DI ESPRESSIONE.

INSOMMA ERA COME SE IN QUEL MOMENTO ENTRAMBE AVEVAMO LA CONSAPEVOLEZZA DELL’
IMPORTANZA DI POTER USARE TUTTI E CINQUE I SENSI E LE FACOLTA’ MENTALI
PROPRIO PER DARE L’IMPULSO STORICO E OSEREI DIRE LETTERARIO AL NOSTRO
DIALOGARE ORMAI IRREFRENABILE.

UNA COSA E’ CERTA LA STORIA E’ UNA COSA IMPORTANTISSIMA E ANCHE SE TUTTO ERA
MOLTO SFUMATO E TROPPO POETICO LA TESTIMONIANZA DIRETTA LASCIA DEI SEGNI
VITALI CHE DA POCO IN ITALIA SI E’ IMPARATI AD APPREZZARE E CHE QUINDI HANNO
UN DOPPIO VALORE.
LA COSTRUZIONE DI UN MONDO CHE DIALOGHI ATTRAVERSO LA STORIA DI OGNUNO/A,
NONOSTANTE I MASS-MEDIA E’ POSSIBILE OGGI SOLO PERCHE’ QUALCUNO 0 QUALCUNA O
IL MONDO CIRCOSTANTE LO DESIDERANO PIU’ DI OGNI ALTRA SCIOCCHEZZA, ZELO
SUPERFICIALE O MANIA DI PROTAGONISMO.

LASCIARE CHE LE PAROLE, I SIMBOLI E TUTTO CIO’ CHE COMUNICA E AGISCE
RISPETTO E COMPRENSIONE SIA LA META.

LE FORTI EMOZIONI ALIMENTAVANO LA VOGLIA DI CONOSCENZA MA NON UNA
CONOSCENZA QUALSIASI PRODOTTA DALLA NATURALE CURIOSITA’ DELL’ESSERE UMANO
BENSI’ LA NECESSITA’ DI CONSAPEVOLEZZA E QUINDI DI CAPACITA’ DI SCELTA.
INFATTI SE DURANTE IL FASCISMO C’ERA ANCORA IL 70% DI ANALFABETISMO MA
SOPRATTUTTO UNA POVERTA’ DI TIPO STRUTTURALE DOVUTA AD UNA MATRICE FEUDALE
DELL’ECONOMIA SIA AGRICOLA CHE INDUSTRIALE, SEPPUR AGLI ALBORI, E IL FATTO
CHE UN “FERVENTE SOCIALISTA” DIVENTASSE UN DITTATORE A TUTTI GLI EFFETTI CON
L’ASSENZO DELLE DUE MAGGIORI ISTITUZIONI CHE RAPPRESENTAVANO PIU’ CHE
SIMBOLICAMENTE L’ITALIA IN QUEL MOMENTO: LA MONARCHIA E LO STATO DELLA
CHIESA CATTOLICA;

DALL’ALTRA PARTE ERA BEN PRESENTE QUELLO SPIRITO SOCIALE CHE SEMPRE PIU’
PARTECIPAVA ALLA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETA’ CHE AVESSE COME PRIMO OBIETTIVO
IL RISPETTO PER L’AMBIENTE CIRCOSTANTE E POI PER SE STESSI, UNA MOLTITUDINE
VARIEGATA E VITALE CHE OLTRE ALLE PROPRIE CATEGORIE MENTALI TENEVA BEN
PRESENTI QUELLE FUTURE E QUELLE ALLO STESSO MODO VARIEGATE E VITALI DI TUTTI
GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: STO INTENDENDO QUELLA CHE OGGI VERREBBE CHIAMATA
SINISTRA PLURALE PER RIPRENDERE LA TERMINOLOGIA FRANCESE O LA SINISTRA
DEMOCRATICA PER RIPRENDERE QUELLA ITALIANA.

LA PAROLA SINISTRA HA ORIGINI SEMLICEMENTE FORMALI RISPETTO AL LATO DOVE
SEDEVANO I RAPPRESENTANTI ( SEPPUR DELLA MINORANZA )DEL POPOLO E DELLE
CLASSI PIU’ AGIATE ( MAI CHE QUALCUNO DEGLI AGIATI ABBIA PENSATO DI
METTERE A PROPRIO AGIO IL POPOLO ). ED E’ PROPRIO A QUESTA SINISTRA CHE
ANCORA OGGI CREDE COLEI CHE FU PARTIGIANA SULLE MONTAGNE TOSCANE: FORSE CHE
LA SUA ESPERIENZA E’ STATA TALE CHE CIO’ CHE HA VISSUTO INSIEME AGLI ALTRI
PARTIGIANI SOMOGLIAVA ALLA SUA IDEA DI SOCIALISMO E LA PORTA TUTT’OGGI AD
ARALDO DELLA SUA PIU’ CHE ESEMPLARE ESPERIENZA.

“UNA COSA E’ CERTA UN REGIME CHE SI BASA SULL’OLIO DI RICINO E LA VIOLENZA
QUESTO PUO’ SOLO CHE CROLLARE” , PAROLE ILLUMINATE DALL’ESPERIENZA QUELLE DI
VALENTINA LA PARTIGIANA, CHE ESSENDO AGIATA DI ORIGINE HA AVUTO IL TEMPO E
LA FORZA E LA CULTURA PER APRIRE MILLE , MA CHE DICO INFINITE ALTRE
SOLUZIONI A QUELLE DELLA VIOLENZA PREVARICATRICE , CHE DISTRUGGEVA L’EESERE
UMANO E L’AMBIENTE CIRCOSTANTE AD EST E AD OVEST A SUD E A NORD SOTTO LE
BANDIERE MESCHINE E INGANNEVOLMENTE SFAVILLANTI DELLE INIMMAGGINABILI
LIBERTA’ DA REGALARE , QUANDO LA LIBERTA’ E’ QUALCOSA DI CUI NOI SIAMO FATTI
E PUO’ SOLO VENIRE SCHIACCIATA DA QUALCUN ALTRO E NON PUO’ CERTO ESSERE
REGALATA O VENDUTA, SAREBBE COME COMPRARE UNO STOMACO QUANDO INVECE VA SOLO
CURATO E NUTRITO COME TUTTO IL RESTO DEL CORPO E DELLA MENTE E ………
……DELL’AMBIENTE CIRCOSTANTE.

CO-ESPERIENZA SCRITTA DA MIRIAM GARBINI NEL LUGLIO DEL 2000