Maddalena Arcella

nata a Caivano/Napoli il 1963 Vive e lavora a Napoli e Milano Attualmente insegna in uma scuola elementare a Napoli

La Spiaggia

Non si traduce che il proprio turbamento
È sempre di se stessi che si parla
Marguerite Yourcenar

La guerra sparpaglia gli uomini e raccoglie le donne sotto terra , nei rifugi .
Ma c'è sempre un meandro fuori dal tempo : la spiaggia .
Dietro gli scogli le due ragazzine hanno lanciato i noccioli e nascosto le mutandine bianche di cotone bianco .
Il pasto di ciliegie le ha eccitate .
Il pudore le separa e le accosta , le mani che hanno giocato , spargono carezze maldestre sui loro corpi magri. Il mare approva , sfiorando i loro indumenti esausti , lasciati sulla sabbia .
Arrivano gli spari e l'odore di fuoco , ma come onde che si ricongiungono al mare e si infrangono sugli scogli .
Questo lembo strappato alla guerra è ora spiaggia , ora letto.
- " Non dobbiamo più venirci alla spiaggia ."
- " Perché ? "
L'acqua fresca le abbiraccia ridendo del pudico proposito .
Più attente al movimento delle labbra che alle loro stesse parole , le bocche si schiudono l'una sull'altra . Di sorpresa .
Un piccolo tormento che si dilunga , per nascondere la vergogna.
Le onde le si stringono intorno , e tremano ingoiando le mani che scoprono il calore dei loro corpi.
Ferme tra le onde si fronteggiano col cipiglio da nemico .
- " Sono bella ? " -
- " Siamo le più belle di tutte ! "
Ridono ed accorrono i gabbiani in silenzio .
Il sole sbadiglia un'ultima luce .
- " Andiamo a casa ." -
- " Io non vado a casa , vado a dormire al ricovero del convento . "
E' la guerra .

- C'è qualcuno che dorme con te ? "
- Sono troppo grandi quelli che dormono al ricovero , nessuno è mio amico .
Di notte ho paura di loro : " Lungo la strada le loro facce sono diverse . L'atmosfera che aveva invaso il Golfo , sembra svanita con il buio .
Altre donne tra i vicoli si mostrano e si nascondono .
- " Posso venire anch'io a dormire al ricovero ? Non mi manderanno via ? "
- No, basta che dici che non sai più dove andare . " -
Stanotte in quel letto del convento si leverà il buio per proteggerle e la luce delle candele che vagano nelle celle non potrà disperderlo .
Sono in due e sono abbastanza contro tutto .

 

IL CAVALLO DI RITORNO

Chi non possedeva né il cavallo né una propria carrozza viaggiava pagando il cavallo di andata e quando era arrivato a
destinazione , e alla Posta un cavallo fresco al ritorno.
Il cavallo di ritorno era più anziano ,più lento: all'andata c'era la fretta , al ritorno, conclusi gli affari , fatte le visite, non c'era
bisogno di correre: a cavallo o in carrozza il ritorno era di tutto riposo e il cavallo di poca salute e di minima spesa.
Chi era povero in canna prendeva un "cavallo di ritorno" anche all'andata .
Questo un tempo .... e dovunque .

Oggi il cavallo di ritorno é un prezzo misero, un riscatto, che paghi al delinquente locale , per riavere la tua vecchia auto , il
cavallo sfiancato , e il libretto di circolazione . Questo a Napoli e provincia.
Piena estate, Caivano. Sono in vacanza e sono arrivata in treno da Milano .
Prendo in prestito la vecchia pandarella della nonna. Lei mai più comprera' una macchina, ma neanche metterà mano a fare
aggiustare il faretto che pende o la freccia che non si accende.
E' una macchina che ormai si lava raramente , i sedili sono logorati al punto che hanno perso colore e sembrano originali grigi.
La basetta di copertura dietro al cofano ci cade dentro da un lato e quando sei al volante fa un fracasso più forte del braccetto
consumato , a guardare dal retrovisore sembra un impiccato che con la punta di un solo piede tocca a terra , cercando di non
morire e viaggia appeso per un braccio .
Non ci sono più i tappetini davanti e dietro.

Insomma cammina perchè ha le quattro ruote sotto a una carcassa, che porta dentro un motore, come se fosse una gravidanza
costantemente a rischio.

Nel darmela la nonna mi ha raccomandato di non lasciarla fuori, se vado da mia sorella : "Parcheggiala nel suo garage ! "
Mi sembra una esagerazione, ma conoscendo la nonna e le sue intenzioni con le macchine me ne faccio una ragione: meglio
avere cura di quello che vuoi che duri più a lungo possibile.
Descritta così sembra l'auto di uno che l'ha comprata allo scasso e , con faccia tosta , la cavalca impettito, seppure è chiaro
che è un rottame .
No , a Napoli le macchine hanno spesso l'aspetto trasandato e la salute in bilico: è una scelta obbligata per chi non può
comprarsene un'altra , e allora se la succhia la sua macchinetta fino all'ultimo rantolo, e pure per chi non ha nessuna voglia di
pagare le rate di una macchina che ti viene rubata subito , perché fa gola, nuova nuova , nel mercato delle macchine
"appizzottate " e che per di più nessuno te l'ha voluta assicurare contro il furto. Ovviamente la nicchia del mercato dell'usato si
affolla a vista d'occhio!
Nessuno si chiede come mai è in calo il furto di auto nel napoletano ?
Perche' le vecchie carcasse insostituibili hanno suggerito un business più pulito e rapido del furto: " il cavallo di ritorno".
Tutte le macchine sono a rischio di "cavallo di ritorno" .
Non c'e' cortile nelle nostre provincie che non contenga , di notte e di giorno , le macchine degli inquilini.
"Io domani asco alle sette, parcheggia prima tu , io mi metto davanti a tutti , perche' esco per primo, il posto sotto le finestre è
di quello, questo e il posto al coperto ".
Insomma manovre e prenotazioni solo per tenere la macchina al sicuro almeno quando si dorme.
Quando invece vai in giro , sai dove la lasci e non sai dove te la fanno andare a riprendere, dopo aver pagato il riscatto.
Nel gergo comune quelle due o trecentomilalire che paghi si chiamano " il cavallo di ritorno" : i soldi per far tornare il tuo
cavallo e sono sempre meno di quanto spenderesti sia per comprarla che per aggiustarla.
Ho scoperto che c'è proprio un tariffario nel quale le pandarelle come quelle della nonna valgono trecentomila lire.

Parcheggio la macchina davanti al palazzo di mia sorella. tanto mi fermo pochi minuti, saluto e me ne vado a fare il giro degli
amici . Penso io, mica prendono la macchina al volo: devono aprirla, scoprire dove sta l'interruttore dell'antifurto che riattacca la
batteria,sennò come la mettono in moto. Ci metto molto meno io a dire" ciao, ci vediamo dopo" non devo neanche fare le
scale, lei abita al piano terra.
Entro, saluto, lei sta uscendo, esce con me al cancello: la macchina non c'è più.
Mamma mia ! Alla nonna viene un infarto. Si sono presi la macchina !
Ma é una macchina vecchia?
SI... pure scassata...
E non ti preoccupare vedrai che chiamano per ridartela.
E che cazzo di furto è?
Non è un furto vero e proprio, lo fanno per il cavallo di ritorno.
E che è?
E' che se hai una macchina vecchia ,non te la puoi comprare una più decente, perciò o paghi quel poco per riaverla o la
smantellano in pezzi di ricambio usati . E sempre a piedi rimani.
Mia sorella mi risponde pure un po' disturbata dalla mia ignoranza in merito.
E che ne sanno del numero da chiamare ?
Tu hai il libretto in macchina? E' intestata alla nonna, la nonna sta a casa?
Si...
Allora tra un poco qualcuno chiama a casa della nonna....
...e alla nonna viene un infarto.... no , no ...la nonna non deve sapere niente. Tanto ce la danno di nuovo. Non possiamo
chiedere a qualcuno se sa chi è che va facendo 'sto lavoro?
Citofoniamo dentro per dire di non rispondere al telefono che può essere la nonna
Chiamiamo i carabinieri...
Brava! Così la bruciano mò stesso. Aspetta provo a vedere se sa qualcosa Mimmo dello scasso.
Mimmo? Senti puoi venire sotto casa mia ? Però subito.
Hanno rubato la macchina della nonna? Aspetta cinque minuti , faccio un giro e ti porto il libretto e l'andiamo a prendere.
Torniamo in casa dopo solo cinque minuti , solleviamo il telefono per chiamare i carabinieri comunque: e se poi questi vanno a
fare una rapina con la panda della nonna, sai che guaio...
Ma sull'altro capo del filo c'e' già la nonna.
Teresa, Teresa,...qua mi ha telefonato uno... ma la macchina mia dove sta ?.... Io non me la posso comprare un'altra... io sono
vecchia...maronna mo mi viene una cosa... quanto vogliono?
Anche la nonna sa di questo mercato!
Io faccio segno a mia sorella di dirle tutto, e di non farla preoccupare.
Come non mi preoccupo si sono presi la macchina e mi hanno telefonato , vogliono parlare con un uomo! Io sono vedova! Qua
non ci sta nessuno ... Come faccio! Io sono vecchia ma con la macchina lavoro ancora. Chi gli ha dato il numero?
Noi conosciamo un ragazzo che sa chi è che fa queste cose , ora vi diamo il numero
No! Io non voglio parlare con nessuno che fa queste cose.
No, nonna voi date il suo numero ora che vi richiama e ci pensa lui ad andare a riprendere la macchina, magari senza pagare.
No! Io non do il numero di questi delinquenti !
Nonna, non è un delinquente, è un amico nostro che ha sentito parlare di chi si fa il cavallo di ritorno e adesso vede se ce la
restituisce senza pagare.
Suonano al citofono : è Mimmo col libretto.
La macchina sta al paese appresso, ci possiamo arrivare pure a piedi.
La nonna riattacca e va in bagno.
Io esco con le chiavi della macchina e vado con Mimmo a prendere la pandarella.
Un piccolo buco nella serratura per entrare e nessun altro danno. L'antifurto è ancora innestato.
Resta il mistero di come hanno fatto a metterla in moto.
Riporto la macchina alla padrona, che la vuole rivedere subito, ma sta ancora in bagno col mal di pancia. L'aspetto fuori e
quando esce appena la vede se la bacia .
Non abbiamo pagato niente, a parte la mia disillusione sul fatto che Milano o Napoli, ogni mondo é paese.
Chi fa questo lavoro?
Quasi tutti i ragazzi, capofamiglia , al momento senza lavoro perché agli arresti domiciliari: dopo la visita di controllo dei
carabinieri della caserma del paese, il detenuto si fa un breve giro nelle strade intorno al suo carcere provvisorio, la Posta dove si
ferma il cavallo, in tasca porta un piccolo cacciavite, apre e mette in moto la macchina di un'altro e se la parcheggia nel
palazzo. Chissà quante volte gli stessi carabinieri hanno avuto sotto gli occhi macchine rapite, parcheggiate nei cortili dei
detenuti.
Se c'è il libretto risale al numero di telefono del proprietario, lo chiama e fa la proposta di riacquisto del bene mobile.
Voi siete il proprietario di una Panda azzurra?
Si
...e ve l'hanno rubata!
Quando, chi?
Io, poco fa.
Basta che mi mettete qualche pacchetto di sigarette, trecentomilalire , sotto la macchina verde che sta parcgheggiata davanti
Bar Sport di Cardito tra un'ora e tornatene a casa.
Facile e veloce.
Gli dice dov'è parcheggiata solo dopo che un familiare, un amico, ha recuperato il pacchetto con dentro il riscatto , nel posto che
ha indicato. E via pronto per un'altra trattativa.
Se non c'è il libretto , perchè qualcuno cautamente se lo porta dietro, allora ci vuole un po' più di fatica , in tutto mezz'ora , per
caricarla in un camion, portarla in campagna, smontare i pezzi buoni e lasciare la carcassa irriconoscibile al gioco dei bambini
Io la macchina della nonna non l'ho presa più. Ma quella Panda , quando me l'hanno restituita, mi è sembrata una navicella
spaziale. E c'erano ancora dentro le due grosse angurie destinate alla cena con gli amici.