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Stretching

To stretch in inglese significa allungarsi, distendersi, con un movimento lento e continuo.

Ho sempre amato definire lo stretching una sorta di yoga occidentale. Stretching e yoga hanno infatti in comune molte posizioni o "asana" e condividono lo stesso obiettivo: il rilassamento psico fisico.

La grande differenza tra stretching e yoga è che quest’ultimo definisce anche una filosofia di vita e di pensiero legata alla cultura e alla religione orientale, mentre lo stretching è, in un certo qual senso, privo di…"pensiero".

Vi consiglio di fare stretching alla mattina presto prima di affrontare la giornata oppure, ancor meglio, alla sera quando tornate a casa dal lavoro, per scaricare le tensioni accumulate. Nella calda stagione fare stretching è l’ideale.

Vi consiglio di accompagnare i movimenti con una musica quasi ipnotica: la musica new age o la colonna sonora della serie TV Twin Peaks sono perfette per rilassarsi.

Le posizioni vanno mantenute per circa trenta secondi, rilasciate e ripetute almeno una seconda volta. Dovete sentire il lento e continuo allungamento del muscolo che state esercitando.

Inspirate mentre assumete la posizione ed espirate quando raggiungete la posizone desiderata. Mentre mantenete la posizione respirate regolarmente, ispirando ed espirando profondamente e lentamente. Ascoltate il vostro respiro e il vostro corpo.

Non dimenticate di staccare telefono e telefonino!

E dunque all’opera!

  1. Sedute a gambe incrociate, un tallone contro il pube e l’altro in linea col primo. Pancia in dentro, schiena diritta senza fatica, spalle abbassate, chiudete gli occhi e rimanete in posizione quanto volete. E’ l’inizio del rilassamento. Iniziate a seguire il vostro respiro quasi voleste rubargli qualche segreto.
  2. Estendete il braccio destro dx e allungatevi, flettendo il busto, verso sx, appoggiandovi sul braccio sx. Dopo aver mantenuto questa posizione per una trentina di secondi circa, eseguite dall’altro lato. Ricordatevi di respirare regolarmente e profondamente. Sentirete allungare piacevolmente tutto il lato del busto.
  3. Aprite le gambe, piedi appoggiati a terra, rilassate la schiena, allungandovi chine, prima sulla gamba dx, poi al centro, infine sulla gamba sx. Ricordate di mantenere i glutei appoggiati a terra e di mantenere ciascuna posizione per una trentina di secondi, prima di passare alla successiva.
  4. Sdraiate, supine, cercate di rilassare tutti i muscoli, vale a dire anche quelli del viso, le mascelle, la lingua, percorreteli ad uno ad uno e rilassateli. Cercate di lasciarvi cullare dalla musica.
  5. Portate ora il ginocchio dx al petto e rimanete in posizione. Non contraete l’altra gamba distesa! Ripete con il ginocchio sx e poi con entrambi. Sentirete allungare la parte posteriore della coscia. La schiena si rilassa.
  6. Sdraiate, prone, fate leva sugli avambracci e inarcate dolcemente la schiena. Gambe leggermente divaricate. Anni fa questa era una posizione sconsigliate, ora non più, salvo problemi particolari alla schiena.
  7. Sdraiatevi su un fianco e allungate il quadricipite, ovvero la parte anteriore della coscia, portando con la mano il piede dx verso il gluteo dx. Mantenete la posizoine, respirando regolarmente e ripetete dall’altra parte.
  8. Sdraiate sul fianco, passate ora dalla posizione fetale e mettetevi in ginocchio, glutei sui talloni, braccia a terra che si distendono, schiena in allungamento.
  9. Risalite piano piano in posizione eretta, pensando di riportare in linea ogni vertebra della vostra schiena partendo dall’ultima in basso. Il capo salirà per ultimo.
  10. In piedi, eseguite qualche respirazione profonda e, sentitevi meglio!

 

 

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marzo
2002